Astigmatismo

Astigmatismo

L’astigmatismo, così come la miopia e l’ipermetropia, è uno dei difetti di refrazione che comporta difficoltà nella visione. A differenza della miopia e dell’ipermetropia che sono difetti “sferici”, l’astigmatismo è un difetto che viene definito meridionale, ovvero che interessa solo uno dei due meridiani corneali.
In Europa circa il 25% dell’intera popolazione ne risulta affetta e quindi comprendere di cosa si sta parlando è quanto mai opportuno.
Vediamo ora nel dettaglio cosa sia l’astigmatismo e cosa rappresenti ai fini pratici per coloro che ne sono affetti.

 

Che cos’è l’astigmatismo

Per astigmatismo s’intende essenzialmente un disturbo di natura visiva ampiamente diffuso causato da un difetto di curvatura della cornea o da alcune anomalie presenti nel cristallino.
Da un punto di vista pratico le immagini visualizzate dal soggetto vengono processate non in un unico punto di focalizzazione, ma su due piani differenti, uno anteriore e uno posteriore e ciò inevitabilmente causa una sfocatura delle immagini. Astigmatismo deriva dal greco e significa “senza punto”, ad indicare una visione sfocata che non presenta un fuoco distinto.
Interessante notare come l’astigmatismo possa presentarsi come una difficoltà crescente nel visualizzare con nitidezza un testo scritto, ad esempio. In questi casi, al comparire delle prime avvisaglie, è assolutamente consigliato rivolgersi a un professionista.
I disturbi di natura visiva, per quanto molteplici, solitamente si presentano come difficoltà nel vedere oggetti e/o immagini da vicino o da lontano.
L’astigmatismo, però, non rientra in modo assoluto in nessuna delle due suddette categorie, perché il paziente che ne è affetto non riesce a visualizzare con chiarezza e nitidezza sia le immagini vicine sia quelle lontane.
Si capisce quindi come si tratti di un difetto altamente invalidante, specialmente negli stadi più avanzati e, a dispetto di quanto comunemente si crede, l’astigmatismo è del tutto differente dalla semplice presbiopia e non presenta una correlazione con il progressivo invecchiamento della persona.

 

Anatomia e fisiologia dell’astigmatismo

Prima di addentrarsi in aspetti più dettagliati quali possono essere i sintomi o le cause, è bene approfondire cosa comporti l’astigmatismo da un punto di vista pratico.
Si è detto come l’offuscamento della vista e la relativa perdita di nitidezza nella visualizzazione delle immagini sia l’effetto maggiormente riscontrato dai pazienti che ne sono affetti, ma tale manifestazione non è altro che il risultato di una condizione anatomica e fisiologica ben precisa che riguarda la cornea e più in particolare la sua curvatura.
Nell’astigmatismo la curvatura dei due meridiani corneali presenta una differenza sostanziale. Questo si traduce in una anomala focalizzazione delle immagini e nella genesi di immagini dai contorni sfocati e poco nitide.
E’ naturalmente opportuno precisare come esista anche un astigmatismo fisiologico che si presenta quando la differenza tra i due meridiani è di circa 0.50/0.75 diottrie.
A tal proposito è bene chiamare in causa un esempio. In un occhio assolutamente normale e privo di qualsivoglia disturbo tutti i meridiani posseggono la medesima curvatura e difatti l’immagine visualizzata viene riprodotta in un unico punto. Nel paziente astigmatico, invece, ciascun meridiano possiede una curvatura differente e, com’è facilmente intuibile, ciò provoca una sfasatura nell’elaborazione che culmina in un’immagine non nitida.
Proprio in relazione a quanto appena detto, è possibile classificare l’astigmatismo come “regolare” laddove in uno specifico meridiano la curvatura si mantenga stabile o “irregolare” laddove sia sottoposta a variazione.

 

Classificazione dell’astigmatismo

Trattandosi di un disturbo visivo particolarmente complesso, ne esistono differenti classificazioni, essenzialmente in base alla posizione assunta dalle linee focali in relazione alla retina. Nello specifico avremo:

  • Astigmatismo misto, quando i due meridiani principali sono rispettivamente uno ipermetrope e l’altro miope
  • Astigmatismo miopico semplice, quando i due meridiani principali sono rispettivamente uno miope e l’altro emmetrope
  • Astigmatismo miopico composto, quando entrambi i meridiani principali sono miopi
  • Astigmatismo ipermetropico semplice, quando i due meridiani principali sono rispettivamente uno ipermetrope e l’altro emmetrope
  • Astigmatismo ipermetropico composto, quando i due meridiani principali sono entrambi ipermetropi

 

Sintomi dell’astigmatismo

Il quadro sintomatologico dell’astigmatismo è abbastanza caratteristico anche e soprattutto in virtù delle modalità con cui tende a presentarsi.
Se quindi una difficoltà nella visualizzazione nitida delle immagini e degli oggetti e una sfocatura nell’elaborazione visiva rientrano certamente tra i sintomi maggiormente percepiti da coloro che ne sono affetti, questi a loro volta sono lo specchio di un quadro generale più variegato composto da:

  • Mal di testa
  • Difficoltà di visione e/o lettura
  • Visione sfocata e/o distorta sia da vicino sia da lontano
  • Visione periferica poco accurata e/o nitida
  • Bruciore degli occhi
  • Astenia generalizzata
  • Lacrimazione
  • Congiuntivite
  • Visione doppia

Nella varietà di tali sintomi è di considerevole importanza focalizzarsi sull’astenia o affaticamento generale. Quest’ultimo tende a presentarsi soprattutto nel caso in cui il soggetto abbia sforzato eccessivamente gli occhi per un’attività lavorativa, come nel classico lavoro al computer.
Naturalmente, l’utilizzo di un dispositivo tecnologico di audiovisione non è certamente causa primaria del disturbo, ma può essere uno di quei fattori scatenanti in grado di peggiorare una condizione preesistente.

 

Cause dell’astigmatismo

La causa primaria dell’insorgenza dell’astigmatismo è da ricercare nell’asimmetria della curvatura dei meridiani corneali che tende ad assumere una forma oblunga (come un pallone da football) invece della consueta forma sferica (come un pallone da calcio).
Tale variazione anatomica ha un effetto diretto sulla percezione visiva, questo perché i raggi di luce non vengono elaborati e processati in un unico punto di focalizzazione, ma vengono visualizzati in maniera non uniforme in vari punti della retina. Come conseguenza di tale anomalia si avrà quindi una certa difficoltà nel visualizzare immagini e/o oggetti sia da vicino sia da lontano con fenomeni di sfocatura e persino sdoppiamento.
L’astigmatismo è quindi un disturbo visivo configurabile come congenito. Nonostante ciò, però, non è affatto inusuale che possa presentarsi in seguito a una lesione esterna apportata agli occhi.
In generale, si può dire che qualunque fattore interno o esterno in grado di generare variazioni o modifiche anatomiche e fisiologiche sulla cornea o sul cristallino può favorire l’insorgenza dell’astigmatismo.

 

Diagnosi dell’astigmatismo

L’iter diagnostico dell’astigmatismo deriva, e non può essere altrimenti, da un’accurata visita medica specialistica.
Bisogna anche considerare che, essendo un disturbo congenito, sottoporsi a periodiche visite oculistiche sin dalla fascia prescolare e scolare è quanto mai opportuno per salvaguardare la salute oculare del bambino. La presenza di un astigmatismo elevato oppure di un astigmatismo asimmetrico (ne è affetto solo uno dei due occhi) può determinare l’insorgenza dell’ambliopia (occhio pigro) che se tempestivamente riconosciuto e trattato può comunque condurre ad un corretto sviluppo del sistema visivo.
Per quel che riguarda gli adulti, invece, questi dovrebbero sottoporsi a visite di controllo ogni 1 o 2 anni.
Per giungere alla formulazione di una diagnosi quanto più accurata possibile il medico farà ricorso a specifici esami, i cui principali sono:

  • Autorefrattometro
  • Oftalmometro
  • Lettura tabella ottotipica
  • Tomografia corneale
  • Topografia corneale
  • Test della refrazione

Quest’ultimo in particolare è decisamente prezioso perché si svolge in un clima di piena mutualità tra il paziente e il professionista medico in maniera tale che l’individuazione della diagnosi possa essere più precisa, accurata e veloce.

 

Trattamento dell’astigmatismo

L’iter terapeutico messo in atto per la correzione dell’astigmatismo ha come obiettivo primario quello di agire direttamente alla revisione della curvatura anomala della cornea che genera la visione annebbiata.
La soluzione più immediata verso la quale si tende a optare è quella che prende in considerazione gli occhiali o lenti a contatto correttive.
Ovviamente la prescrizione di tali prodotti è sempre conseguente a un’accurata visita specialistica e sarà compito del medico consigliare il paziente su quali possano essere le lenti correttive più idonee per le sue esigenze.
In generale si può dire che l’impiego di lenti correttive, sia esse sotto forma di occhiali o di lenti a contatto, riescano a garantire un risultato più che apprezzabile da un punto di vista pratico con relativo grande sollievo nell’esecuzione delle attività di tutti i giorni.
Nel caso però si preferisca una soluzione più risolutiva, allora si può optare per l’intervento chirurgico.
L’intervento chirurgico oculare per la risoluzione dell’astigmatismo viene eseguito mediante laser ad eccimeri, il quale può agire in maniera mirata andando a correggere in maniera dettagliata le anomalie responsabili del difetto visivo e restituendo una visione nitida.
Ovviamente esistono diverse metodologie d’approccio dell’intervento chirurgico. Questo, infatti, può essere apportato solamente sullo strato corneale più superficiale o in alternativa andando più in profondità dopo un adeguato sollevamento dello strato corneale superficiale.
Nel caso poi si abbia una condizione di astigmatismo caratterizzata da una certa gravità, il medico potrà optare per un intervento chirurgico oculare eseguito tramite impianto di lenti intraoculari toriche.
L’aspetto poi principale su cui concentrarsi è che gli interventi chirurgici oculari, anche grazie all’enorme progresso della scienza medica e degli strumenti a disposizione, possono essere eseguiti secondo modalità del tutto personalizzate e ciò nel caso dell’astigmatismo si traduce in un rimodellamento corneale effettuato tenendo conto delle peculiarità individuali di ciascun paziente.
Oltre a ciò, è bene chiarire un dettaglio di non poco conto, quello cioè relativo alla sicurezza. Certamente l’idea di doversi sottoporre a un intervento chirurgico non è mai piacevole, ma anche in previsione dei benefici duraturi ottenibili nel lungo periodo, basti sapere che l’intero procedimento è assolutamente sicuro e indolore.
Viene altresì eseguito ambulatorialmente e generalmente non necessita più di 30 minuti e soprattutto rappresenta una soluzione assolutamente definitiva.

 

Prevenzione dell’astigmatismo

La prevenzione dell’astigmatismo passa inesorabilmente dalla consapevolezza del carattere ereditario di tale disturbo.
Da ciò ne consegue che laddove si abbiano casi di familiarità è decisamente opportuno rivolgersi a un professionista per sottoporsi a delle visite di controllo periodiche, specialmente nel caso dei bambini in fascia di età prescolare o scolare.
Naturalmente le visite mediche periodiche sono un’arma preziosissima a disposizione del paziente per prevenire l’aggravarsi di tutti i disturbi di natura visiva e ciò è ancor più vero se si parla dell’astigmatismo.
L’astigmatismo, infatti, presenta numerose variazioni durante l’intero corso della vita e, ad esempio, nel bambino può presentarsi in forma notevolmente differente rispetto all’adulto così come quest’ultimo può averne uno considerevolmente diverso rispetto all’anziano.
Proprio in virtù di tale volubilità è bene essere coscienti dell’importanza della periodicità delle visite di controllo presso il medico di fiducia o uno specialista.
Naturalmente poi sussistono dei comportamenti virtuosi che possono influenzare positivamente i vari fattori di rischio: un’adeguata illuminazione e una distanza congeniale da uno schermo sono certamente elementi importantissimi per limitare l’insorgenza di molti sintomi, senza poi dimenticare la necessità imprescindibile di eseguire delle pause defaticanti per la vista.

 

Conclusione

L’astigmatismo tra tutti i disturbi visivi è quello forse meno noto, ma non per questo meno capillare.
Con una diffusione del 25% si pone tra quelle condizioni in grado di impattare notevolmente sulla quotidianità di coloro che ne sono affetti e proprio per questo prima di combatterlo è bene esserne informati esaustivamente.
Bisogna soprattutto essere coscienti che le soluzioni per la sua risoluzione esistono, da quelle più immediate come gli occhiali a quelle definitive e sicure come l’intervento chirurgico.

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