Ormai è chiaro: in questo momento quasi surreale, e che mai ci saremmo aspettati di vivere, tutte le nostre abitudini e tutte le nostre attività quotidiane sono drasticamente cambiate.

Prima lamentavamo una vita spesso frenetica, chiassosa e sempre in movimento: nel traffico quotidiano, nell’ambiente di lavoro, nei negozi, nei centri commerciali affollati. Adesso, quella vita, ci manca. E ci manca perché “non possiamo”. Ora dobbiamo combattere una guerra strana, dove il nemico è invisibile ma può essere molto aggressivo e spietato. Per combatterlo non abbiamo un’arma reale che lo sconfigga e con cui affrontarlo. L’unico modo è quello di evitarlo, di isolarci, di non avere contatti con le persone spesso care ma che, per assurdo, potrebbero ospitare questo nemico silente, pronto ad aggredire e manifestare tutto il suo potere distruttivo. Soprattutto contro chi non ha difese per poter vincere. Quindi, non ci sono scorciatoie: dobbiamo isolarci, anche per stimolare le nostre difese contro questo nemico. Difese che ognuno di noi, in attesa di un’arma che ci possa essere data dall’esterno (il vaccino), deve costruirsi da solo, con le sole risorse che il corpo può mettere a disposizione.

In questo momento quindi dobbiamo stare in casa, senza poter uscire se non per necessità, e senza poter fare ciò che veramente vorremmo. Non è facile né gradevole!

E come stiamo affrontando questo periodo? Lavorando da casa (smart-working) davanti a un PC per ore oppure leggendo o guardando la televisione.

Ma questo extra-stress che somministriamo ai nostri occhi sotto forma di lettura o di esposizione prolungata a uno schermo TV o al PC può crearci problemi di lacrimazione particolarmente fastidiosi e che ci obbligano persino a sospendere la nostra attività dopo poco tempo…

Una buona notizia, finalmente: a tutto questo, per fortuna, una soluzione c’è! Ecco alcuni semplici consigli da seguire per evitare di arrivare a sera con gli occhi “esausti”:

  1. Fare una pausa ogni 20-30 minuti di lettura o di lavoro al PC guardando fuori dalla finestra, e comunque in lontananza, per qualche minuto: in tal modo si rilassa il sistema dell’accomodazione e si riduce la sensazione di stanchezza che ne può conseguire
  2. Sciacquare il viso più volte durante la giornata o usare lacrime artificiali che possano idratare al meglio la superficie dei nostri occhi, che tende ad asciugare più rapidamente per colpa degli schermi stessi e del fatto che in tali condizioni tendiamo ad ammiccare meno frequentemente
  3. Usare meno smartphone e tablet e comunque mantenere una distanza e una luminosità appropriata durante il loro utilizzo
  4. Cercare infine di areare frequentemente i locali dove si soggiorna per leggere, lavorare al PC o guardare la TV, mantenendo un grado di umidità del locale corretto ed evitando così di creare ambienti troppo secchi.

Sono solo piccoli consigli per trascorrere al meglio questi giorni di forzata “reclusione” in casa, nella speranza che tutto passi in fretta e si possa tornare velocemente alla nostra talvolta biasimata, condannata, incasinata, stressata – ma ora tanto agognata ed amata! – vita di tutti i giorni.

 

Dott. Luca Vigo